fbpx
Share

Continuiamo la ricerca di percorsi suggestivi ispirati dai film:

Marche

La Banda Grossi è un racconto di avventura, coraggio e libertà che vede protagonista una storia vera quasi dimenticata, una leggenda raccontata ancora oggi dai nonni di fronte al camino, ambientata in una terra meravigliosa, la provincia di Pesaro Urbino, nelle Marche.

I luoghi: La Gola del Furlo, i monti Catria, Pietralata e Nerone oltre che gli scorci più drammatici dell’entroterra e della costa sono solo alcuni degli sfondi della vicenda, che “rivivono” in un’altra epoca guadagnando ulteriore spessore ed intensità.  Tutte le località si trovano nei comuni di Urbino, Fermignano, Petriano, Gallo di Petriano, Acqualagna, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Borgo Pace, Isola del Piano, Cagli, Fossombrone, Frontone, Mercatello.

La Gola del Furlo

Nel cuore delle Marche, nel territorio del comune di Fermignano, nella provincia di Pesaro-Urbino si trova un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica. Si tratta di una gola antichissima formata da un’enorme parete di calcare spaccata in due, per erosione da parte delle acque del fiume Candigliano, tra il Monte Paganuccio (977 m) e il Monte Pietralata (888 m). Le loro ripide pareti che si gettano a picco nel fiume sono uno spettacolo affascinante in cui i colori delle acque risaltano di azzurro intenso tra il verde delle piante e l’asperità delle rocce. Il Furlo rappresenta uno straordinario scenario da percorrere a piedi in tutti i sentieri che lo costeggiano. Durante questo percorso naturalistico, potrete ammirare gli imponenti strapiombi, le specie rare floristiche protette, le verdi acque del fiume Candigliano e la galleria romana dove passava l’antica Via Flaminia che fu fatta scavare nella roccia dall’imperatore Vespasiano tra il 76 e il 77 d.C.

Arrivando a Frontone, la cosiddetta “Svizzera delle Marche” per il suo paesaggio e per il clima salubre, non si può non notare l’imponente sagoma del suo antico Castello, posto in cima ad una altura di 571 metri che domina la valle sottostante. La parte antica dell’abitato, con le sue strette e lunghe viuzze, si trova in cima alla rupe, arroccata ai piedi del castello.

Ai margini del borgo antico potrete ammirare la torre civica dal colore rosso acceso e delle sue forme molto particolari. Dalla piazza principale del borgo potrete godere di uno spettacolare panorama sulla valle sottostante e, soprattutto, sulle vicine cime dei monti Catria ed Acuto, che troneggiano sulla zona dall’alto della loro oltre 1000 metri.

È difficile non innamorarsi di questo spettacolo naturale, un canyon turchese alto 30 metri scavato nei millenni dal Metauro. La corrente del fiume e i massi che trasportava hanno modellato le rocce formando delle cavità tonde che oggi sono piene di acqua trasparente. Le Marmitte dei Giganti si trovano a San Lazzaro di Fossombrone, un comune della Provincia di Pesaro Urbino e possono essere ammirate e fotografate affacciandosi dal ponte di Diocleziano.

Davanti a voi avrete una profonda forra, come una spaccatura della crosta terrestre, con ripide pareti verticali per un’altezza massima di m. 30 sopra il livello del fiume e di m. 17,50 sotto. La larghezza massima tra le due sponde è di m. 13,20 quella minima di poco più di un metro. Il canyon racconta una storia geologica di ben 140 milioni di anni.

Monte Nerone, Cagli

Il monte Nerone  è un’autentica meraviglia marchigiana da annoverare tra le peculiarità della regione e della provincia pesarese. Insieme al Monte Catria e Petrano appartiene alla catena appenninica Umbro-Marchigiana e raggiunge l’altezza massima di 1526 metri slm. Ritenuta una delle vette più alte dell’Appennino Umbro-Marchigiano, è stata amata da molti popoli del passato, a partire dai Piceni, passando per gli Etruschi e i Romani arrivando via via ai popoli medioevali che lasciarono come testimonianza monasteri e conventi, ancora vivi nel territorio circostante.

La sua bellezza risiede nella natura incontaminata e nelle vedute mozzafiato, arricchite da paesaggi suggestivi sia invernali che estivi. Questo monte è infatti un punto di riferimento per chi pratica lo sport e ama il turismo di montagna. In inverno sono aperti gli impianti sciistici mentre in estate è possibile intraprendere i diversi percorsi naturalistici, guidati da persone esperte, dove poter scoprire le meraviglie di un luogo che ha tanto da raccontare.

Il Monte Pietralata è una delle due cime principali della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e raggiunge gli 889 m s.l.m.. Qui si trovano boschi spontanei, praterie, pareti strapiombanti, magnifici punti panoramici e antichissimi insediamenti che ne fanno un luogo ideale per una camminata. Ai suoi piedi si trova il Santuario del Pelingo, l’abbazia romanica di San Vincenzo e il ponte romano, poco più avanti Acqualagna e i suoi profumatissimi tartufi.

Piantato su di un gibbo del monte omonimo si trova il castello di Pietralata dove oggi non abita più nessuno. Le case stanno ai fianchi della chiesa, quelle sul versante della valle sono in rovina. Curiosa la costruzione “appesa” alla chiesetta, un massiccio di pietra e mattoni, con sottostante passaggio.

Tutto il territorio offre paesaggi unici e potete decidere quale aspetto prediligere durante il vostro percorso: l’enogastronomia è strabiliante; troverete prodotti tipici e ghiottonerie praticamente dovunque, arte e cultura vi riporteranno nella culla del rinascimento e Urbino è davvero uno scrigno perfetto da dove partire e infatti Urbino è stata inserita, nel 1998, nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Il sogno di una città ideale che prende forma nelle sue stradine strette e nelle sue piazze, nei suoi sfarzosi palazzi e nelle sue mura.

I nostri itinerari sono studiati per dare a tutti la possibilità di declinare il proprio viaggio come lo desiderate: per i più sportivi abbiamo bike trekking, sentieri e esperienze adrenaliniche, percorsi acquolina in bocca, relax tra terme e paesaggi bucolici, cultura in città e borghi. Le Marche vi aspettano!

Toscana  

I borghi toscani hanno da sempre affascinato scrittori e pittori, viaggiatori e fotografi. Dovunque andrete su e giù per queste colline rimarrete affascinati e sognerete come i protagonisti dei numerosi film girati in questi luoghi. Difficile sceglierne uno…

La finestra che si apre in Camera con vista… e che vista di Firenze con Piazza della Signoria, il Lungarno e il Duomo

I vigneti e le colline del Chianti dove Bertolucci fa ballare Liv Tyler in Io ballo da sola

Il ciclone di risate del nostrano Pieraccioni tra le colline aretine o i bellissimi ritratti di Arezzo nella La Vita è bella di Benigni.

La dolce vita, tra Viareggio e Forte dei Marmi, gli anni ’60, Sapore di Mare, Il Sorpasso, La Capannina

Cortona, set a cielo aperto del bellissimo Sotto il cielo della Toscana tra restauri e sagre

E se parliamo di Toscana non possiamo non citare il vino… Letters to Juliet è una storia d’amore e di vino. C’è sempre un calice, una bottiglia, una barrique o i filari di una vigna ad accompagnare il filo della ricerca di un amore datato che poi ne farà nascere un altro. Le località scelte sono semplicemente perfette per far innamorare i protagonisti e per farci rimanere incantati dalla bellezza di Siena e dalla terra del Brunello di Montalcino

L’itinerario tocca due delle città d’arte toscane, Firenze e Siena per itinerari d’autore studiati anche per chi ha poco tempo a disposizione ma vuole vederle in modo insolito e unico.

L’itinerario di 5 giorni si snoda tra le colline del Chianti e la Val d’Orcia con la visita a Volterra e a San Geminiano. Con la sua selva di torri che si stagliano all’orizzonte, San Geminiano è uno dei borghi più antichi della Toscana, dove immergersi in una magica atmosfera medievale. Patrimonio dell’Unesco dal 1990, San Gimignano deve la sua fama proprio all’incredibile quantità di torri che svettavano sui tetti del piccolo comune, addirittura 65 nel periodo di massimo splendore cittadino. Il Duomo, vero e proprio tempio di fede e di arte, è considerato uno dei più prestigiosi della Toscana.  Volterra, antico borgo dall’aspetto inconfondibilmente medievale, dove è ancora possibile gustare un’atmosfera autentica. Qui la storia ha lasciato il segno con continuità dal periodo etrusco fino all’Ottocento: la cittadina, infatti, è ricca di testimonianze artistiche di grandissimo rilievo, da ammirare passeggiando per le vie del centro storico.

L’itinerario di  7 giorni toccherà anche Cortona e Arezzo.  Sarà possibile il soggiorno in un castello con visita alle vigne e alle cantine e relativa degustazione e anche ad un frantoio secolare.

Come sempre i nostri itinerari vengono confezionati appositamente per voi, inserendo le esperienze che più vi piacciono:

biglietti per mostre d’arte e musei, visite e degustazioni, vita da agronomo, bike experience, relax termali e molto altro.

Umbria

Le verdi colline sono il marchio di riconoscimento del “cuore” dell’Italia

Uno degli ultimi film girati qui è Copperman, ,il super film girato a Spoleto con Luca Argentero
Le riprese, che hanno interessato anche altri luoghi dell’Umbria come Castelluccio, Piediluco e Sant’Anatolia di Narco.

IL NOSTRO ITINERARIO:

3 notti a Spoleto e 3 notti a Orvieto  con giornate di visita nei bellissimi borghi nelle vicinanze

Cosa vedere a Spoleto: il ponte delle Torri è un’imponente struttura in pietra calcarea locale lunga circa 230 metri ed alta 80 che congiunge colle Sant’Elia al Monteluco

Ci si arriva da piazza Campello percorrendo via del Ponte che costeggia il muro di cinta della rocca albornoziana.Non si hanno notizie certe riguardo la sua edificazione, avvenuta molto probabilmente tra il XIII ed il XIV secolo.
Il ponte aveva un doppio scopo: unire la rocca (colle sant’Elia) al fortilizio dei Mulini (Monteluco) e nello stesso tempo condurre in città le acque delle sorgenti di Cortaccione.

Il ponte delle Torri ha sempre affascinato viaggiatori ed importanti personaggi storici,  da qui è possibile godere di uno splendido panorama sul Monteluco, il Bosco Sacro.

Attenzione: il Ponte delle Torri è, al momento, non percorribile. Fino alla sua riapertura, a chi volesse raggiungere il Fortilizio dei Mulini e Monteluco a piedi il Comune di Spoleto consiglia di raggiungere il Fortilizio dei Mulini seguendo il sentiero CAI n.3 da via del Tiro a Segno, prendendo poi la svolta a destra al bivio

La Rocca Albornoziana di Spoleto è un’imponente fortezza che sorge sul Colle Sant’Elia, il punto più alto della città.

Edificata a partire dal 1359, fa parte del sistema di fortificazioni volute da Papa Innocenzo VI per ristabilire l’autorità del Pontefice nei territori dell’Italia centrale, in vista dell’ormai imminente ritorno della sede pontificia a Roma dopo i settanta anni circa di permanenza ad Avignone.

L’imponente costruzione, visibile in lontananza ben prima di giungere a Spoleto, ha subito recentemente anni di impegnativi restauri e dal 2007 ospita al suo interno il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

La passeggiata per il centro storico vi porterà a scoprire antiche dimore romane, il teatro e la bellissima scalinata che porta verso la piazza del Duomo che,  per chi segue la serie Don Matteo,  risulterà molto familiare.

Una giornata è dedicata alla visita di Sant’Anatolia di Narco, di Foligno e Spello passando per le fonti del Clitunno

Sant’Anatolia di Narco per la visita al Museo della Canapa, alla scoperta dei sapori tradizionali e il patrimonio storico e antropologico legato alla coltivazione della canapa in Valnerina.

Spello tra case rosate e vicoli acciottolati, il piccolo borgo è particolarmente amato dai turisti per i tantissimi vasi e ornamenti floreali che lo decorano e che offrono scorci suggestivi. La bellezza floreale di Spello raggiunge il suo massimo con le Infiorate che si svolgono nel mese di Giugno, quando tutto il centro storico è tappezzato di quadri realizzati da petali di fiori, in un tripudio di colori e profumi.

Da ammirare: Santa Maria Maggiore  con la sua meravigliosa Cappella Baglioni conosciuta come “Cappella Bella”

Proseguimento per Foligno, città di storia e d’arte. In Piazza della Repubblica è possibile ammirare uno straordinario insieme architettonico, costituito dal Duomo, dal Palazzo Comunale e da Palazzo Trinci. Il Duomo di Foligno è dedicato a San Feliciano, patrono della città, e costituisce uno splendido esempio di edificio in stile neoclassico – barocco. Palazzo Trinci, sede della Pinacoteca e dell’Archivio di Stato, una vera perla della città.

Perdersi nella natura alle Fonti del Clitunno, rese celebri da poeti come Carducci e Virgilio

Questo vero e proprio gioiello naturalistico si sviluppa attorno a stagni d’acqua alimentati da sorgenti sotterranee, le quali fuoriescono da fessurazioni della roccia attraverso le polle individuabili nel fondale. Le sorgenti vanno ad alimentare il fiume Clitunno, che nell’area delle fonti forma appunto un limpidissimo laghetto circondato da una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi. L’insieme delle sfumature verdi dell’acqua e degli alberi dona all’ambiente un aspetto suggestivo e romantico, naturale fonte d’ispirazione, per pittori, poeti e scrittori.

Poco distante dalle Fonti si trova il celebre Tempietto del Clitunno (denominato chiesa di San Salvatore). L’edificio è inserito nella lista dei beni di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Si tratta di un edificio antichissimo, di origine paleocristiana del V secolo, costituito da una celletta preceduta da un pronao classico.

Se il periodo del vostro viaggio cade tra giugno e luglio non potete assolutamente perdervi la piana di Castelluccio di Norcia che si accende di mille colori grazie alla fioritura della lenticchia e di tutte le altre piante che crescono spontaneamente sul territorio

“A dare inizio alle danze ci pensano le corolle gialle e delicate della senape selvatica (Sinapis arvensis), che ondeggiano al vento insieme ai primissimi papaveri (Papaver rhoeas), che iniziano a tingere di rosso la piana. Le prime battute di questo concerto floreale partono verso gli inizi di maggio, e durante questo mese, con il passare dei giorni, si aggiungono sempre nuove note di colore. Verso metà maggio iniziano a comparire le note bianche portate dalla camomilla bastarda (Anthemis arvensis) e dal leucantemo (Leucathemum vulgare), che ondeggiano insieme ai papaveri e alla senape selvatica. Si aggiunge, sempre a maggio, anche lo “specchio di Venere” (Legousia speculum – veneris), una pianta elegante, dal portamento fine, con un asse fiorale che si staglia sui campi coltivati e li colora di un grazioso blu che può virare al violetto e al celeste. Maggio è il mese del risveglio della natura e quindi dell’inizio della preparazione alla vera fioritura, che vede il suo culmine nei mesi di Giugno e inizio Luglio, quando arriva anche il fiordaliso che dona alla piana l’ultimo tocco di colore, con il suo particolare violetto. Ed ecco quindi che tra i mesi di Giugno e Luglio il Pian Grande del Castelluccio e i due piani Piccolo e Perduto, si vestono a festa e offrono questo spettacolo.” ( citazione dall’articolo del botanico naturalista Giordano Rossi)

il giorno seguente, lasciamo Spoleto per dirigerci verso Orvieto ma la giornata sarà dedicata alla visita di Narni, le cascate delle Marmore e Piediluco

Arriviamo a Piediluco e ci si apre uno scenario da favola, il lago e a poca distanza Le Cascate delle Marmore. Il lago è sicuramente l’attrazione principale del posto, ma non sono da sottovalutare i scorci o gli edifici storici presenti a Piediluco. Tra gli edifici civili e militari da vedere: i bellissimi resti della Rocca Albornoz che si trova sulla sommità del monte che sovrasta il paese, molto affascinante e ricca di mistero. Altri edifici da vedere sono: il Palazzo Comunale, Palazzo Poiani e Palazzo del Podestà, tutti risalenti al XVI secolo. Poco fuori il centro abitato c’è Villalago, una villa costruita in stile neoclassico alla fine del XIX secolo, dal barone Eugenio Franchetti.

La Cascata delle Marmore è una delle più alte d’Europa: il dislivello complessivo tra la cima e la base è di 165 metri, suddiviso in tre salti che le donano lo spettacolare aspetto attuale. La Cascata è formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera fluendo dal vicino lago di Piediluco, le acque della cascata vengono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica quindi il rilascio delle acque viene controllato regolarmente ed è possibile ammirarne la bellezza dai due diversi punti panoramici situati alla sommità e alla base della cascata. Inoltre è possibile passeggiare, seguire percorsi escursionistici e fare numerosi sport.

Ci spostiamo a Narni, alla scoperta di uno dei borghi più belli dell’Umbria, una vera gemma rara a livello urbanistico e architettonico. Salendo da Narni Scalo verso il centro storico si può notare come la città abbia conservato forti tratti medievali: si viene infatti accolti da un imponente arco di ingresso sormontato da due torre merlate. Proseguendo verso il cuore della città è possibile ammirare Piazza dei Priori, dove svettano da una parte Palazzo dei Priori e dall’altro il Palazzo Comunale, vero e proprio simbolo della città. Si continua con la insolita visita alla Narni Sotterranea: scoperta casualmente nel 1979 da due giovani speleologi, entrarci significa fare un vero e proprio tuffo nel passato, per scoprire un tesoro nascosto di storie, curiosità e testimonianze della vita quotidiana di un tempo che è stato.

In serata arrivo a Orvieto, una delle città più antiche d’Italia: i primi insediamenti risalgono al IX secolo a.C. e si trovano all’interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la cittadina umbra. Il giorno seguente potrete dedicarvi ala visita del centro e potrete scoprire il sottosuolo della città che riserva tante sorprese; a pochi passi dal Duomo, infatti, i cunicoli e le cavità svelano un altro mondo tutto da scoprire: pozzi, cave, laboratori e frantoi per le olive hanno garantito la sopravvivenza degli abitanti in superficie per millenni. Da non perdere : il celeberrimo Pozzo di San Patrizio, un’opera di fine ingegneria civile, ispirata alla scala a chiocciola della Villa del Belvedere in Vaticano (stesso sistema architettonico si ritrova anche nella scala regia di Palazzo Farnese a Caprarola) con la creazione di un geniale sistema elicoidale di scalini in modo tale che le vie per scendere e salire il percorso del pozzo (profondo circa 58 metri) non si incontrassero tra di loro

Due località da visitare nei dintorni:

 Todi  alla scoperta di meravigliose architetture in vicoli caratteristici e senza tempo. Dopo aver percorso una scalinata che porterà in cima ad una collina, si potrà ammirare la Chiesa di San Fortunato nel suo bellissimo stile gotico, che ospita la Tomba di Jacopone da Todi. Questo punto della città, soprattutto il campanile, offre una gradevole e ampia veduta panoramica della città che lascerà senza fiato. Una breve passeggiata condurrà poi sul Colle Nidoli, precisamente nella suggestiva Piazza del Popolo adornata dai Palazzi Pubblici medievali di Todi: lo splendido Palazzo del Popolo o del Podestà, il Palazzo del Capitano e il Palazzo dei Priori, di cui si potranno ammirare i maestosi esterni. Questi edifici che rappresentavano il potere laico, sono affiancati dal Duomo, ovvero la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata, il simbolo del potere religioso più importante in città.

Civita di Bagnoregio, la “città che muore”, così la definì lo scrittore Buonaventura Tecchi. La città nasce infatti su di una rupe di tufo, sulla valle del Tevere, soggetta a continue erosioni. Intorno a Civita si trova un paesaggio lunare, fatto di calanchi e interessanti formazioni rocciose. In questa zona dall’atmosfera surreale degustare un buon calice di vino da una terrazza panoramica vi lascerà un ricordo indelebile della bellezza di questi luoghi

Tra i prodotti tipici da assaggiare: il tartufo nero che è forse l’indiscusso primo attore della cucina spoletina e dunque largo agli spaghetti al tartufo nero; un presidio slow food, il rarissimo sedano di Trevi che grazie al cuore tenero e carnoso e al sapore molto spiccato si presta in modo ideale al consumo a crudo magari immerso nello squisito olio di Trevi oppure cotto “alla parmigiana”. Arrivati a fine pasto addolcite il palato con la crescionda, un tipico dolce a base di uova, farina, cioccolato, amaretti e mistral.

Sardegna

 LA SPIA CHE MI AMAVA. Decimo film della saga di James Bond Agente 007, con il grandioso Roger Moore e la regia di Lewis Gilbert, film del 1977, fu girato prevalentemente in Sardegna, tra i tornanti della Costa Smeralda e della Gallura, con inseguimenti mozzafiato tra le strade di Porto Cervo. Nel film anche San Pantaleo (Olbia), la spiaggia di Capriccioli, l’Hotel Pitrizza, Santa Teresina (Arzachena), Capo Caccia e Palau.

Un itinerario che vi porterà a vedere alcune delle più belle spiagge del nostro paese e a scoprire anche angoli inaspettati, autentici e ancora poco conosciuti.

Ogni giorno potrete visitare posti incantevoli: da Santa Teresa di Gallura potrete prendere un traghetto e in 1 ora essere in Corsica e passeggiare nella bellissima Bonifacio; da Palau potrete noleggiare in autonomia un gommone o veleggiare verso La Maddalena e Caprera e nuotare nelle acque paradisiache delle piscine di Santa Maria e Budelli, tutta la costa è un susseguirsi di meravigliosi scorci e baie a partire da Liscia Ruja (proprio al di sotto della statale SP94 usata nelle riprese) per poi scendere verso Cala di Volpe e Capriccioli ( qui nel film si vede la Lotus uscire dal mare), da non perdere due delle spiagge più belle di tutta la costa smeralda: la spiaggia del principe (chiamata così perché era la preferita del Aga Khan) e la spiaggia del Pevero (passate dietro le dune per arrivare alle calette infondo alla spiaggia). I colori del mare che si apriranno davanti agli occhi vi faranno pensare di essere ai Caraibi. In Costa Smeralda potrete anche trovare tanti posti dove passare delle serate speciali o anche solo passeggiare e gustarvi un buon aperitivo. Anche lo shopping non è niente male, dal tessile ai gioielli alla gastronomia. Località come Baja Sardinia, Porto Rotondo e la più mondana Porto Cervo offrono occasioni di svago sia diurno che serale e anche Palau e Cannigione e San Pantaleo vi stupiranno per i tanti locali e le piazze che si animano in occasioni di mercatini e feste di paese.

Come sempre ogni per ogni itinerario offro delle esperienze studiate apposta per voi e l’occasione di poter scegliere che taglio dare alla vostra personale idea di vacanza. Contattatemi per avere tutte le informazioni che desiderate manuela@theglobetailor.com

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close