Moyenne – II Parte
… allora dove eravamo rimasti? Sulla terrazza di Moyenne a chiacchierare amabilmente con un signore ottantenne, un signore gentile, che mentre racconta la propria vita si emoziona e fa emozionare anche me.
La sua vita potrebbe essere la trama di un film. Un ragazzo che si innamora di un sogno: possedere un’isola e andare a viverci. Mettere via i soldi per realizzare questo sogno non è semplice ma non impossibile e finalmente un giorno si avvera. Di tutte le isolette ce ne era una di una bellezza selvaggia e lui decise immediatamente che era Lei, l’isola dei sogni. Un po’ come ci si innamora di una donna, di una donna misteriosa e indomabile che ti lascia senza fiato. Questa è la descrizione di Brandon della sua Moyenne e a questo punto non potevo non chiedergli se c’era stato posto nella sua vita per una donna vera e mi disse che l’isola lo assorbì totalmente; mentre tutti i suoi amici a Londra lavoravano, si sposavano e mettevano su famiglia, lui lavorava solo per Moyenne, per rendere quell’isola ribelle, bella e abitabile. Solo per riuscire a fare un sentiero ci vollero 2 anni ma con l’aiuto di Renè, un ragazzo seychelliano di Mahè, piano piano l’isola divenne un vero paradiso. Mentre Brendon lavorava a Londra, Renè continuava a custodire l’isola e quando Brendon tornava lavoravano insieme per renderla un vero paradiso. Non c’era spazio per una donna o almeno non le donne alle quali brillavano gli occhi quando venivano a saper che Brandon possedeva un’isola alle Seychelles ma che scappavano quando Brandon diceva che c’era tanto lavoro da fare e che non era l’isola del dolce far niente.
Dopo anni di duro lavoro Moyenne davvero era diventata un paradiso: Brendon aveva reintrodotto alcune specie di uccelli, le tartarughe giganti e piantato alberi autoctoni come alberi di mango e papaia e palme da cocco.
A questo punto era solo ovvio che proprietari di grandi catene alberghiere volessero avere l’esclusiva proprietà dell’isola e arrivarono offerte con cifre astronomiche anche fino a 100 milioni di dollari. Brendon, però, aveva un’altra idea, voleva che l’isola diventasse parco e proprio da pochi giorni aveva avuto la notizia che Moyenne era diventata parco nazionale delle Seychelles! Mi disse anche che avrebbe voluto che Renè e la sua famiglia continuassero a prendersene cura ma che purtroppo Renè l’aveva lasciato dopo una breve malattia nel 2007. E’ stato l’unico momento dove ho visto gli occhi di quest’uomo diventare tristi.
E il famoso tesoro dei Pirati? L’avventura non sarebbe completa se non ci fosse anche un tesoro da recuperare!
Un famoso pirata, Oliver le Vasseur, detto La Buse, terrorizzò le flotte di mercantili che navigavano nelle acque dell’oceano indiano nel 1720. Tante navi furono depredate ma una in particolare la Fiery Cross of Goa ancora oggi viene ricordata. Quando fu saccheggiata il bottino fu grandioso: rubini, diamanti e smeraldi per un valore inestimabile. Non si sa esattamente dove La Buse nascose il tesoro ma una cosa è certa non è stato ancora ritrovato. Quando è stato impiccato le sue ultime parole furono: vediamo chi riuscirà a trovare il mio tesoro!
Molti ci hanno provato e molti credono si trovi a Mahè o in una delle piccole isole vicine tra cui Moyenne.
Anche Brendon mentre lavorava per rendere abitabile l’isola scopri alcune tombe di pirati e così, mi disse, anche per via di segnali e di cave sommerse ritrovate, si convinse che il tesoro si trovasse proprio lì a Moyenne e aggiunse che per 40 anni l’aveva cercato senza successo ma che era certo che sarebbe stato ritrovato dopo la sua morte.
Non mi rimaneva più molto tempo, giusto il tempo per una fotografia e i saluti ma la storia di questo gentleman mi è rimasta molto cara e condividerla con voi mi ha fatto molto piacere.
A voi è piaciuta?
Nota : Brendon Grimshaw è vissuto felicemente sulla sua adorata isola Moyenne fino alla sua morte avvenuta il 3 Luglio 2012 all’età di 87 anni.
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