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Passaporto d’immunità, accoglienza sicura, covid free, test sierologici in aeroporto; in questi giorni sentiamo tante notizie e vorremmo tutti avere più certezze
Non ho la sfera di cristallo e ad oggi non ci sono ancora le condizioni per potervi dare delle date o delle procedure da seguire; si resterà in regione? turismo di prossimità? le frontiere verranno aperte? se sì quando?

Che tipo di vacanza si prospetta? che sicurezza verrà data al cliente? potrò sentirmi tranquillo e davvero vivere momenti di relax?

Tutte queste domande stanno per avere risposta ma so per esperienza che ci ritrova spesso a leggere e a credere al chi arriva prima ed è proprio ciò che voglio evitarvi.

In questa sezione vi prometto di fare informazione veritiera su tutte le novità che verranno decise così da essere sempre aggiornati e se mi vorrete seguire troverete sempre notizie verificate e attendibili; le potremmo chiamare “pillole di ottimismo”.

e ricordiamoci che

Non smettiamo di sognare i nostri viaggi più belli .. non li abbiamo persi sono solo rimandati 🙂

#nonsmetteremodiviaggiare
#lamentenoneinquarantena
#theglobetailor
#oggisogniamodomanipartiamo

  • GERMANIA: COVID-19. Aggiornamento : In ragione dell’aumento dei contagi da Covid 19 nel Paese, la Germania ha stabilito, a partire dal 2 novembre, l’adozione di ulteriori misure restrittive a livello nazionale, per le quali si rimanda alla sezione Situazione Sanitaria di questa Scheda. Sempre a partire dal 2 novembre e per tutto il mese, sono inoltre vietati i pernottamenti per turismo in Germania. Le autorità locali raccomandano anche di rinunciare agli spostamenti non necessari (incluse eventuali visite ai partenti). Il Ministero della Salute tedesco ha disposto l’introduzione di controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio” dal Robert Koch Institut. La lista delle aree “a rischio” può essere consultata qui (il sito è in lingua tedesca, ma con possibilità di scaricare le liste attuali in lingua inglese). A partire dal 17 ottobre, la Campania e la Liguria sono state inserite nella suddetta lista e, a partire dal 24 ottobre, ne fanno parte anche Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna. Coloro che nei 14 giorni precedenti all’ingresso in Germania si sono recati  in un’area considerata a rischio hanno l’obbligo di presentare un tampone effettuato non oltre 48 ore prima dell’entrata nel Paese oppure di sottoporsi ad un test al momento dell’ingresso (su richiesta delle Autorità sanitarie locali). Vige inoltre, per chi si sia recato in un’area a rischio, l’obbligo di segnalare il proprio ingresso in Germania: tale obbligo è tuttavia considerato assolto da parte di coloro che hanno compilato il “formulario per lo sbarco” (distribuito a tutti i passeggeri sugli aerei). Fino al momento in cui si ottiene il risultato negativo del tampone, è obbligatorio restare in isolamento domiciliare (e se per qualsiasi motivo non viene effettuato il tampone, è necessario osservare una quarantena di 14 giorni). I casi di esenzione dall’obbligo di tampone (e di quarantena, in attesa del risultato) sono regolati in dettaglio dai singoli Laender: sono comunque normalmente considerati esentati i lavoratori transfrontalieri, i lavoratori considerati “essenziali” per il funzionamento del sistema (tra cui membri delle forze di polizia, personale sanitario, funzionari internazionali e personale diplomatico), gli autotrasportatori, il personale viaggiante e i membri di equipaggi, e, in alcuni casi, le persone che fanno ingresso in Germania per brevi periodi (normalmente, fino a 5 giorni) per motivi di salute o di lavoro e/o quelle che sono state all’estero solo per brevi periodi (nella maggior parte dei casi, 48 ore). E’ comunque opportuno verificare i casi di esenzione consultando direttamente le ordinanze dei singoli Laender in cui ci si intende recare. Il Governo federale ha confermato l’intenzione di modificare in futuro tali regole, rendendole più restrittive: a partire dall’8 novembre, tutti coloro che faranno ingresso in Germania da aree considerate a rischio dovranno rispettare in ogni caso 5 giorni di isolamento domiciliare (salvo i casi di esenzione, che saranno identificati nella nuova normativa), e solo una volta trascorso tale periodo potranno effettuare il tampone (ed interrompere la quarantena, in caso di risultato negativo). In assenza di tampone, l’obbligo di quarantena durerà 10 giorni. Per maggiori informazioni, cliccare qui. Per tutte le informazioni sulle modalità di ingresso in Germania si rimanda al sito dell’Ambasciata d’Italia a Berlino. AUSTRIA: COVID-19. Aggiornamento: Nell’ambito dell’allentamento delle misure del COVID-19, le Autorità austriache hanno disposto che, le persone in arrivo dai Paesi UE-SEE + Svizzera, Regno Unito, Principato di Monaco, San Marino e Vaticano  (ma esclusi attualmente Romania, Croazia, tranne specifiche zone, e Spagna, ad eccezione delle isole Canarie, le regioni Ile-de-France e Provenza-Alpi-Costa Azzurra in Francia, le regioni di  Lisbona e del Norte in Portogallo, la regione di Praga e specifiche zone della Bulgaria) possano far ingresso in Austria via terra o via aerea senza obbligo di presentare un certificato medico che attesti la negatività al test del Coronavirus e senza obbligo di autoisolamento. Da fine settembre, le stesse regole valgono per chi arriva da alcuni Paesi extraeuropei: Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Uruguay. Ai fini dell’applicazione di tale esenzione, in entrambi i casi (sia per chi proviene da Paesi europei sia per chi proviene da Paesi extraeuropei) vale la regola per cui non si deve essere stati in nessuna altra area, diversa da quelle con cui è stata ripristinata la libera circolazione (o dall’Austria stessa), nei dieci giorni precedenti. L’allentamento riguarda dunque anche i residenti in Italia, in provenienza dallo stesso Paese o da uno degli altri Stati o aree con cui è stata ripristinata la libertà di circolazione e che non siano stati in un Paese diverso da questi (o dall’Austria) negli ultimi 10 giorni. È stata inoltre diramata una lista di Paesi “ a rischio” Covid (Albania, Andorra, Argentina, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile,  Costa Rica, Croazia, Ecuador, Egitto, Filippine, Francia – solo le regioni Ile-de-France e Provenza-Alpi-Costa Azzurra -, India, Indonesia, Iran, Israele, Kossovo, Kuwait, Maldive, Messico, Moldavia, Montenegro, Nigeria, Nord Macedonia, Pakistan, Perù, Portogallo – solo le regioni di Lisbona e del Norte -, Repubblica Ceca – solo la regione di Praga – , Romania, Federazione Russa, Senegal, Serbia, Spagna tranne le Canarie, Sud Africa, Turchia, Ucraina e Stati Uniti, insieme a Provincia cinese di Hubei) in provenienza dai quali coloro che vivono stabilmente nei Paesi UE/SEE oppure Andorra, Monaco, San Marino, Vaticano, Svizzera e Regno Unito dovranno sottoporsi a isolamento e, se sprovvisti di un certificato medico attestante la negatività al Covid non più vecchio di 72 ore, procurarsi necessariamente un certificato medico entro 48 ore. Se quest’ultimo certificato attesta la negatività al Covid-19, l’isolamento potrà essere interrotto. A partire dal 17 ottobre, contestualmente al ripristino della libera circolazione con le restanti parti della Bulgaria, entrano a far parte delle aree “a rischio” specifiche zone di quest’ultimo Paese: le regioni di Blagoevgrad, Burgas, Dobrich, Gabrovo, Jambol, Kardzhali, Montana, Plovdiv, Rasgrad, Shumen, Sliven, Smoljan, Sofia, Stara Zagora, Targovishte e Varna. Viceversa, la Croazia continua a far parte dei Paesi “ a rischio”, con l’eccezione di alcune sue regioni, con cui è ripristinata la libera circolazione: Brod-Posavina, Istria, Koprivnica-Križevci, Osijek-Baranja, ŠibenikKnin, Varaždin e Zadar. Per gli

  • ROMANIA: COVID-19. PAESE GRUPPO D Il DPCM 24 ottobre 2020, che disciplina gli spostamenti da/per l’estero fino al 24 novembre 2020, prevede che, al rientro in Italia dai Paesi dell’elenco D, sia necessario compilare un’autodichiarazione, sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14 giorni, attivare la sorveglianza sanitaria e raggiungere la propria destinazione finale solo con mezzo privato. È consentito il transito aeroportuale, ma senza uscire dall’area dedicata dell’aeroporto. Aggiornamento : Dal 7 ottobre sono variate le condizioni di isolamento fiduciario per i viaggiatori in arrivo in Romania. I cittadini che intendano entrare nel Paese in provenienza dai Paesi e territori indicati sul sito dell’ Istituto Nazionale di Sanità Pubblica romeno, aggiornato periodicamente, dovranno osservare 14 giorni di isolamento. Coloro che provengono dalle aree elencate e intendano rimanere in Romania meno di 72 ore possono essere esentati dalla quarantena su presentazione di un test negativo per il SARSCov-2-RT-PCR effettuato al massimo 48 ore prima di entrare in Romania, e se non presentano sintomi di Covid-19. Le persone in arrivo in Romania dalle zone elencate possono terminare la quarantena dopo 10 giorni, a patto di aver effettuato un test per il SARSCov-2-RT-PCR durante l’ottavo giorno di quarantena, che deve risultare negativo, e di non mostrare sintomi di Covid-19. Rimangono valide le esenzioni previste dalla normativa precedente in materia, per le quali si rimanda alla sezione Situazione Sanitaria di questa Scheda. Dal 14 ottobre 2020  è stato prorogato di 30 giorni lo stato di allerta in tutto il Paese. Le persone in isolamento domiciliare che sviluppano sintomi da contagio devono contattare il numero unico di emergenza 112; il personale medico farà una valutazione clinica e raccoglierà prove biologiche per l’effettuazione del test. BULGARIA: COVID-19. Aggiornamento: La situazione epidemica straordinaria è estesa fino al 30 novembre 2020. I viaggiatori provenienti dai Paesi UE (compresa l’Italia)/Schengen (inclusi la Repubblica di San Marino, il Principato di Andorra, il Principato di Monaco e lo Stato della Città del Vaticano), Regno Unito e Irlanda del Nord, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay, Emirati Arabi Uniti, Ucraina, Repubblica della Macedonia del Nord, Serbia, Albania, Kosovo, Bosnia ed Erzegovina,  Montenegro, Moldova, Israele, Kuwait, Bielorussia e Turchia possono fare il loro ingresso in Bulgaria senza alcuna restrizione e senza la necessità di esibire il risultato negativo del test. Nei confronti di tutti gli altri Paesi extra UE/Schengen, oltre alla necessità di disporre dell’esito del test negativo effettuato nelle ultime 72 ore, la possibilità di ingresso è subordinata alla sussistenza di una serie di condizioni, tra cui in particolare: residenza in Bulgaria, motivi umanitari, diplomatici stranieri accreditati, motivi di lavoro, lavoratori stagionali. Per maggiori informazioni si rimanda al sito dell’Ambasciata d’Italia a Sofia (Ambasciata d’Italia a Sofia). Nel Paese vige l’obbligo di rispettare il distanziamento di 1,5 metri e di indossare la mascherina nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico al chiuso e all’aperto. All’aperto, l’obbligo di mascherina sussiste solo nel caso in cui non sia possibile rispettare il distanziamento di 1,5 metri. In caso di febbre alta o tosse, verificatesi successivamente all’ingresso nel Paese, è necessario contattare il numero di emergenza 112 o un medico di base. Le Autorità locali raccomandano di non recarsi direttamente in ospedale senza aver prima preso contatto con il medico. GRECIA: COVID-19. Aggiornamento: A partire dal 1° luglio condizione indispensabile per accedere al Paese via aereo, via terra e via nave è la compilazione – il giorno prima dell’arrivo in Grecia – di un modulo online su questo sito, il Passenger Locator Form (PLF), con il quale i viaggiatori devono fornire informazioni sul luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e sull’indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. Le compagnie aeree e marittime, come le società di trasporti ferroviari e stradali, hanno l’obbligo – sancito dalle Autorità greche – di controllare il possesso della ricevuta di compilazione del modulo PLF completo di codice QR prima dell’imbarco del passeggero e, in caso di mancato possesso, hanno l’obbligo di rimpatriare il passeggero a loro spese. In ragione di questo provvedimento alcune compagnie aeree e marittime rifiutano l’imbarco dei passeggeri sprovvisti del modulo PLF completo di codice QR. Si precisa che la pagina travel.gov.gr è gestita dalle Autorità greche e non dall’Ambasciata d’Italia ad Atene. Per quesiti legati al funzionamento del sito e/o dubbi sull’ingresso nel Paese connessi alla compilazione del PLF è possibile contattare il numero di assistenza indicato dalle Autorità greche: 00302155605151. Le Autorità greche si riservano la possibilità di sottoporre i passeggeri in arrivo a un test rinofaringeo (tampone). Non è possibile sapere in anticipo se si verrà sottoposti al test a campione, che viene somministrato secondo criteri randomici, non noti a priori. Le Autorità greche si riservano la possibilità di valutare se sottoporre a tampone anche chi è in possesso di un test sierologico negativo effettuato nei giorni precedenti all’arrivo in Grecia. Coloro che verranno sottoposti al tampone dovranno restare in isolamento presso l’indirizzo di residenza o domicilio temporaneo  (dichiarato al momento della compilazione del PLF) fino all’esito del tampone o comunque, stando alle indicazioni raccolte presso la Protezione civile greca, almeno per 24 ore. Si viene contattati dalle Autorità greche esclusivamente in caso di positività. In caso di positività è previsto un periodo di quarantena obbligatorio di 14 giorni. È necessario seguire scrupolosamente le indicazioni delle Autorità locali, che forniranno indicazioni sulla procedura da seguire. Sarà inoltre necessario attenersi a ogni altra misura specificatamente indicata dalle competenti Autorità greche, onde evitare di incorrere in sanzioni, principalmente l’obbligo dell’uso dei dispositivi di protezione individuale ed il distanziamento sociale. L’incremento di casi di contagio nelle ultime settimane  ha indotto le Autorità locali ad innalzare l’allerta, richiedendo l’osservanza di ulteriori misure di contenimento, elencate nella sezione sanitaria della presente scheda. A seconda dell’indice di contagio nelle singole Regioni della Grecia, vengono applicate misure di prevenzione variabili: è disponibile, a cura delle Autorità elleniche, una mappa interattiva (in greco) che distingue il livello di rischio delle varie zone ed elenca le relative misure previste. A partire dalle ore 06:00 di sabato 24 ottobre 2020, in tutte le zone arancioni (livello 3, “a stretta sorveglianza”) e rosse (livello 4, “ad alto rischio”) è obbligatorio

  • Per comodità allego di seguito la disciplina che regola gli spostamenti da e per l’estero DAL 14 OTTOBRE AL 24 NOVEMBRE Anche il DPCM 24 ottobre 2020 si basa su una serie di elenchi di Paesi, per i quali sono previste differenti limitazioni. Tali elenchi sono contenuti nell’Allegato 20 del DPCM. Di seguito sono riportate le misure previste per spostamenti da/per i Paesi dei vari elenchi. A – San Marino e Città del Vaticano: nessuna limitazione. B – PAESI UE (tranne quelli che sono indicati negli elenchi C e D), SCHENGEN, Andorra, Principato di Monaco: sono consentiti senza necessità di motivazione e senza obbligo di isolamento al rientro, gli spostamenti da/per i Paesi dell’elenco B. Rimane l’obbligo di compilare un’autodichiarazione. La rimozione delle limitazioni agli spostamenti dall’Italia verso alcuni Paesi non esclude che questi Paesi possano ancora porre dei limiti all’ingresso. Si raccomanda di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su ViaggiareSicuri, per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali. C – Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord: non sono previste limitazioni agli spostamenti verso questi Paesi. Coloro che invece entrano/rientrano in Italia da questi Paesi (dopo soggiorno o anche solo transito nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia), oltre a compilare un’autodichiarazione, devono anche: a) presentare un’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; in alternativa b) sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (ove possibile) o entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento. Le persone che hanno soggiornato o transitato in questi Paesi nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Italia devono anche comunicare il loro ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente. Si raccomanda di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su ViaggiareSicuri, per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali. Sono previste eccezioni all’obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico in rientro dai Paesi dell’elenco C. I casi di eccezione sono riportati in chiusura, nel paragrafo dedicato. ATTENZIONE. Territori britannici, danesi, francesi, norvegesi, portoghesi e spagnoli al di fuori del continente europeo: a che elenco appartengono?  L’Allegato 20 del DPCM 24 ottobre 2020 specifica che: rientrano nell’elenco B: le isole Far Oer e Groenlandia, le isole Svalbard e Jan Mayen, Azzorre e Madeira; rientrano nell’elenco C: Gibilterra, Isole del Canale, Isola di Man, basi britanniche nell’isola di Cipro; territori spagnoli nel continente africano; Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; rientrano nell’elenco E: tutti gli altri territori francesi e britannici non espressamente menzionati; i territori dei Paesi Bassi situati al di fuori del continente europeo. D – Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay: per la normativa italiana, sono consentiti gli spostamenti da/per questi Paesi senza necessità di motivazione. La rimozione delle limitazioni agli spostamenti dall’Italia verso alcuni Paesi non esclude che questi Paesi possano ancora porre dei limiti all’ingresso. Si raccomanda di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su ViaggiareSicuri, per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali. Al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni, compilare un’autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione). Sono previste eccezioni all’obbligo di isolamento in rientro dai Paesi dell’elenco D. I casi di eccezione sono riportati in chiusura, nel paragrafo dedicato. E – Resto del mondo: gli spostamenti da/per il resto del mondo (vale a dire tutti gli Stati e Territori non espressamente menzionati in altri elenchi) sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Si raccomanda di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su ViaggiareSicuri, per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali. Il rientro/l’ingresso in Italia da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e loro familiari (Direttiva 2004/38/CE). Il DPCM 24 ottobre 2020 conferma inoltre la possibilità di ingresso in Italia, dai Paesi dell’elenco E, per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non conviventi) con cittadini italiani/UE/Schengen o con persone fisiche che siano legalmente residenti in Italia (soggiornanti di lungo periodo), che debbano raggiungere l’abitazione/domicilio/residenza del partner (in Italia). All’ingresso/rientro in Italia da questi Paesi, è necessario compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente l’ingresso/il rientro. L’autodichiarazione va mostrata a chiunque sia preposto ad effettuare i controlli. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli. Si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione). È inoltre necessario sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14 giorni. Sono previste eccezioni all’obbligo di isolamento in rientro dai Paesi dell’elenco E. I casi di eccezione sono riportati in chiusura, nel paragrafo dedicato. F – L’elenco F comprende i Paesi dai quali è previsto il divieto di ingresso in Italia. Il giorno in cui sono stati inseriti in elenco è molto importante poiché solo coloro che sono residenti anagraficamente in Italia da prima di quella data rientrano nelle eccezioni al divieto di ingresso. I Paesi in Elenco F sono indicati di seguito e raggruppati in base alla data di inserimento in elenco.   Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana: per coloro che provengono dai Paesi dell’elenco F o che vi hanno soggiornato/transitato nei 14 giorni precedenti è ancora in vigore un divieto di ingresso in Italia, con poche eccezione. Rientrano nell’eccezione al divieto di ingresso solamente: cittadini UE (inclusi i cittadini italiani), Schengen, del Regno Unito, di Andorra, San Marino, Principato di Monaco, Città

  • ESTONIA: COVID-19. Aggiornamento: Il governo estone aggiorna periodicamente la lista dei paesi extra-comunitari soggetti alla sospensione delle restrizioni di cui alla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 30 giugno 2020. L’ingresso in Estonia resta comunque condizionato dal tasso dei nuovi contagiati nel paese di residenza. A tutti coloro che provengono da paesi con un tasso di contagio superiore a 16 su 100.000 abitanti viene imposto l’obbligo di autoisolamento per 14 giorni. Tale limitazione è applicata anche ai cittadini europei. Dal 31 agosto, l’obbligo di auto-isolamento si applica anche a chi proviene dall’Italia. Le informazioni sui paesi dai quali è consentito l’ingresso e l’elenco dei paesi dai quali si è sottoposti a isolamento è aggiornato settimanalmente (ogni venerdì) dal Ministero degli Affari Esteri estone. ISOLAMENTO: A partire dal 1 settembre 2020  ai viaggiatori stranieri in arrivo nel Paese è consentito di scegliere il test per il coronavirus come alternativa all’autoisolamento di 14 giorni. Coloro che arrivano da Stati membri dell’Unione Europea, dall’area Schengen e dal Regno Unito, in cui si sia riscontrato un rischio di diffusione del virus superiore al suddetto tasso di contagio, potranno effettuare il test per il coronavirus all’arrivo in Estonia. A tal fine sono stati attivati dei “punti di esecuzione primo test” presso l’area arrivi dell’Aeroporto di Tallinn  e, per coloro che arrivano in nave, presso le aree pedonali dei terminal A e D  del porto di Tallinn. L’accesso alle postazioni test avviene secondo l’ordine di arrivo. Il costo del test per i cittadini stranieri è di 67 euro. Il pagamento potrà essere effettuato direttamente in loco tramite carta di credito. Le postazioni sono aperte fino all’arrivo dell’ultimo aereo/ultima nave del giorno. Per coloro che arrivano in Estonia via terra e, in alternativa, per tutti coloro che decidessero di non sottoporsi al test presso i suddetti due scali, è possibile (al momento non è obbligatorio) rivolgersi a centri autorizzati di riferimento territoriale presenti nelle città di Tallinn Tartu, Pärnu, Narva, Kohtla-Järve, Viljandi, Paide, Rakvere, Kuressaare e Kärdla. Il costo presso questi centri autorizzati è di 78 euro. L’attività è garantita dalla Synlab. Poiché i tempi di attesa potrebbero richiedere giorni è consigliabile prenotare il test in anticipo, anche prima dell’arrivo in Estonia, contattando il numero +372 6780000  oppure inviando una email all’indirizzo  klienditugi@synlab.ee. Maggiori informazioni sono presenti sul sito https://minu.synlab.ee/en/different-corona-testing-options-in-synlab . In caso di esito negativo, per i primi sette giorni i viaggiatori saranno soggetti a una restrizione parziale della libertà di movimento, vale a dire che, dovranno evitare i contatti non essenziali. Un secondo test deve essere effettuato 7 giorni dopo il primo e, se anche questo risulta negativo, non saranno più soggetti ad alcuna restrizione di movimento. Ciò significa che dopo due test negativi a distanza di 7 giorni uno dall’altro decade l’obbligo di quarantena di 14 giorni. LETTONIA: COVID-19. Aggiornamento : A partire dal 10 giugno il governo lettone ha dichiarato la fine dello stato di emergenza Covid-19, proclamato dal governo lo scorso 12 marzo. E’ richiesta una quarantena di 10 giorni per i viaggiatori provenienti dai Paesi, contrassegnati in rosso e giallo nell’elenco  pubblicato dal Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie, consultabile qui . L’Italia è stata inserita tra i Paesi contrassegnati in rosso, pertanto i viaggiatori che entrano in Lettonia provenendo dall’Italia dovranno osservare un isolamento fiduciario di 10 giorni. Dal 12 ottobre è obbligatorio per tutti i viaggiatori che entrano o escono dalla Lettonia (per via aerea, in nave, treno, auto) compilare preventivamente un questionario elettronico denominato IECIS (Information System for the Monitoring of Traveller Registration) tramite apposito sito web https://covidpass.lv. Il questionario deve essere compilato non prima delle 48 ore precedenti l’attraversamento della frontiera lettone. Dopo aver compilato e inviato il modulo, il viaggiatore riceverà per via elettronica un codice QR tramite il quale le autorità sanitarie di frontiera e di polizia potranno contattare la persona e verificare eventualmente il rispetto della normativa sull’isolamento fiduciario. Tale registrazione è obbligatoria anche per i viaggiatori in transito. Per informazioni più dettagliate sull’uso del covidpass consultare il sito : https://covid19.gov.lv/en/support-society/careful-travel/covidpasslv-arrival-confirmation-form. LITUANIA: COVID-19. Aggiornamento: Dal 26 ottobre l’Italia è stata considerata paese a rischio, di conseguenza, i viaggiatori provenienti dall’Italia (tranne dalla regione Calabria) sono tenuti a presentare il tampone con esito negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo in Lituania o devono sottoporsi all’isolamento obbligatorio di 10 giorni (tranne eccezioni previste). Il tampone può essere effettuato anche in Lituania, in tale caso la persona deve isolarsi fino all’esito negativo del tampone. Anche se l’isolamento non viene applicato, nei 10 giorni successivi al ritorno o all’arrivo in Lituania, le persone dovrebbero limitare i contatti, evitare assembramenti e non visitare luoghi di ritrovo come eventi, negozi, musei, luoghi di ristorazione, ecc., inoltre seguire il regime della casa-lavoro. Durante il contatto con altre persone, si consiglia di indossare sempre i dispositivi di protezione che coprano il naso e la bocca, mantenere una distanza di sicurezza e altre misure preventive. Inoltre, non è necessario essere isolati se si dispone di un certificato medico rilasciato da un’istituzione competente relativo a un’infezione accertata da coronavirus risalente a non più di 3 mesi prima dell’arrivo in Lituania. Si attira l’attenzione sul fatto che la prossima lista dei paesi colpiti sarà pubblicata il 30 ottobre ed entrerà in vigore il 2 novembre e che la situazione deve essere monitorata in quanto soggetta a variazioni in base all’indice del Covid-19. Dal 15 settembre ogni viaggiatore che torna o arriva in Lituania via aerea, via mare o via terra con voli regolari, speciali o charter dovrà fornire i propri dati al Centro Nazionale per la salute in via elettronica  https://keleiviams.nvsc.lt/en/form . Ciò significa che, prima di imbarcarsi su un aereo, un traghetto, un autobus o un treno, la persona dovrà compilare il modulo sul sito del Centro nazionale per la salute e presentare la conferma – il cosiddetto codice QR – al momento dell’imbarco. Nel caso in cui la persona non possiede un dispositivo mobile o un accesso all’internet, i vettori dovranno assicurare che le persone possano compilare il modulo usando i mezzi a disposizione del vettore. Il modulo in forma cartacea può essere presentato solo in casi eccezionali, se effettivamente per motivi

  • NORMATIVA AGGIORNATA DI ENTRATA NEI PAESI SCANDINAVI Se avete domande, contattatemi manuela@theglobetailor.com NORVEGIA: COVID-19. Aggiornamento: Modalità di ingresso nella Norvegia continentale e nelle Isole Svalbard Paesi Schengen/UE: alcuni dei paesi dell’area Schengen/UE sono considerati paesi ad alto rischio (“rossi”) in base ai criteri fissati dalle autorità norvegesi. I viaggiatori in arrivo dai paesi ad alto rischio, tra i quali è compresa l’Italia, devono osservare l’obbligo di quarantena. La descrizione dei criteri e la mappa dei paesi/aree “rossi” sono disponibili qui. Paesi terzi: non sono consentiti gli spostamenti da e per paesi esterni all’area Schengen/UE. A partire dal 15 luglio, il governo norvegese può, tuttavia, consentire l’ingresso di cittadini stranieri provenienti da paesi esterni all’area Schengen/UE che hanno relazioni famigliari o affetti stabili in Norvegia. Riguardo agli “affetti stabili”, la persona residente in Norvegia dovrà produrre una auto-certificazione con la quale dichiara di aver incontrato fisicamente il “partner” e di aver intrattenuto con questi una relazione da almeno nove mesi. Per familiari, invece, si intendono coniugi, genitori, figli sotto l’età di 21 anni, conviventi accertati e membri della “step-family”. Per questi cittadini restano in vigore l’obbligo della quarantena e le disposizioni ordinarie della legge sull’immigrazione. Anche tecnici specializzati da paesi extra-UE che non necessitano di visto d’ingresso possono entrare in Norvegia per una missione lavorativa di durata massima di tre mesi (https://www.udi.no/en/about-the-corona-situation/currently-not-in-norway-questions-and-answers-for-nationals-outside-eueea/#link-18201 Quarantena (isolamento fiduciario): ai viaggiatori stranieri in arrivo da paesi per i quali vigono restrizioni per l’ingresso in Norvegia viene chiesto di rientrare al paese di origine. In alternativa devono osservare una quarantena di 10 giorni. I viaggiatori stranieri che sono in quarantena ma non mostrano segni di contagio al virus, possono lasciare il paese a condizione che siano attuate adeguate misure di controllo nel trasferimento dal posto di quarantena al posto di partenza. La quarantena si applica sempre al viaggiatore in arrivo che abbia soggiornato o effettuato un transito, anche aeroportuale, in un Paese/area considerati ad alto rischio (ad eccezione dei transiti effettuati via terra – auto propria/mezzo privato/tour bus – senza pernottamenti o soste in luoghi pubblici) e a coloro che hanno avuto contatti stretti con persone positive al virus (“stretto contatto” è un contatto avvenuto entro 48 ore dal momento che la persona, risultata poi positiva, ha avvertito i primi sintomi dell’infezione). Sottoporsi a test sierologico o tampone con risultato negativo non sostituisce l’obbligo di quarantena. Maggiori informazioni sono disponibili nel sito dell’Ambasciata d’Italia ad Oslo, in particolare nella pagina “Ingressi e rientri, quarantene, domande frequenti” a questo link e “Misure adottate in Norvegia e Islanda e situazione epidemiologica” a questo link SVEZIA: COVID-19. Aggiornamento: Attualmente non sussistono limitazioni all’ingresso in Svezia per tutti i cittadini di Paesi UE e Schengen o con permessi di soggiorno in corso di validità emessi da tali Paesi, mentre permangono limitazioni, fino al 22 dicembre, per viaggiatori provenienti da Paesi extra-UE. Sono nuovamente chiuse, con poche eccezioni, le frontiere tra la Svezia e i vicini Paesi scandinavi. I lavoratori transfrontalieri svedesi che si recano in Norvegia dovranno ora sottoporsi ogni settimana ad un tampone per attestare la loro negatività al virus. La situazione relativa ai collegamenti aerei con l’Italia sta lentamente tornado alla normalità, pur essendo ad oggi rari i collegamenti aerei diretti dalla Svezia con le compagnie SAS e Ryanair che volano sugli aeroporti di Milano Linate e Bergamo. Chi volesse partire può ancora utilizzare alcune rotte aeree con scalo negli aeroporti di Francoforte, Monaco, Parigi, Zurigo, Amsterdam e Vienna grazie a compagnie quali Lufthansa, AirFrance, SwissAir, KLM e Austrian Airlines che offrono collegamenti giornalieri da e verso la Svezia. Per maggiori informazioni consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Stoccolma . Le autorità locali invitano la popolazione ad adottare misure adeguate di prevenzione contro la diffusione del COVID-19. Le raccomandazioni prevedono il distanziamento sociale, l’evitare assembramenti e di utilizzare mezzi alternativi ai mezzi pubblici nelle orari di maggiore affollamento, ove possibile. Con decorrenza 1 novembre saranno più rigorosi i controlli di polizia e autorità sanitarie sul rispetto dei limiti sopra citati e del distanziamento sociale. Per maggiori informazioni, si raccomanda di visitare il sito web dell’Agenzia per la Salute Pubblica svedese, al link https://www.folkhalsomyndigheten.se/the-public-health-agency-of-sweden/ FINLANDIA: COVID-19. Aggiornamento: Dal 19 settembre 2020 la Finlandia ha reintrodotto misure restrittive anche nei confronti dell’Italia. Dall’Italia sono consentiti solo ingressi per lavoro, per “motivi essenziali” e il ritorno dei residenti in Finlandia, con obbligo di autoisolamento fiduciario di 10 giorni, che potrà essere abbreviato in caso di doppio test negativo (tampone o test antigenico rapido) a distanza di almeno 72 ore. Saranno dispensati dall’obbligo di quarantena e/o di secondo tampone i viaggiatori per lavoro o motivi essenziali con permanenza nel Paese inferiore alle 72 ore. Non sono consentiti ingressi per turismo. Si ricorda che le Autorità finlandesi considerano viaggiatori provenienti dai Paesi “a rischio” anche coloro che vi transitano per mero scalo aeroportuale, oltre che sulla base di nazionalità e luogo di residenza del passeggero (https://valtioneuvosto.fi/en/-/1410869/restrictions-on-entry-into-the-country-to-be-amended-due-to-covid-19).Tale decisione è prevista rimanere in vigore fino al 10 novembre, con aggiornamenti della lista dei Paesi “a rischio” a cadenza settimanale. Per informazioni sulle modalità di ingresso per i viaggiatori stranieri in Finlandia, sia provenienti da Paesi considerati “a rischio” che da paesi considerati “sicuri”, con particolare riguardo alle possibili modalità di riduzione del periodo di isolamento fiduciario, si rimanda a questo sito, al sito dell’Ambasciata d’Italia ad Helsinki nonché alla sezione sanitaria di questa scheda. Eventuali dubbi possono essere preventivamente chiariti consultando la Polizia di Frontiera al numero +358 (0)50 597 2255, operativo dalle 8.00 alle 18.00. Gli attraversamenti lungo il confine orientale con la Federazione Russa sono chiusi. La compagnia aerea nazionale Finnair ha dato vita ad una generale riprogrammazione del proprio operativo. Per informazioni al riguardo, si raccomanda di visitare il sito della compagnia https://www.finnair.com/it-it/informazioni-sul-volo/aggiornamenti-di-viaggio. ISLANDA: COVID-19. Aggiornamento: Ingresso: è consentito l’ingresso ai viaggiatori provenienti dai paesi UE, SEE e dal Regno Unito, nonché Andorra, Monaco, San Marino e Stato del Vaticano. Inoltre, in linea con le decisioni comunitarie, è permesso l’ingresso ad altri 12 paesi terzi (esterni all’area UE/Schengen). Per i viaggiatori

  • La vostra serenità è la cosa che più ci sta a cuore. Proprio per questo vi invito a leggere le linee guida  che abbiamo scelto di attuare nella selezione degli hotel, e residence. Avrete così la certezza che la vostra vacanza sia senza pensieri. predisporre adeguata informazione sulle misure di prevenzione comprensibili anche per i cittadini non italiani; assicurare una adeguata disponibilità per prodotti igienizzanti per le mani ad uso degli ospiti Differenziare i percorsi di ingresso ed uscita dove è possibile; provvedere a frequente pulizia e disinfezione delle superfici che sono più facilmente a contatto delle mani; fornire a tutto il personale la mascherina chirurgica da utilizzare per le operazioni a contatto con gli ospiti; adeguata aerazione dei locali e frequente manutenzione dell’aria condizionata; nessun servizio a buffet nella ristorazione; distanziamento dei lettini in spiaggia secondo le nuove norme; contingentamento delle presenze in piscina in accordo con i protocolli nazionali. Per vostra tranquillità vi informiamo inoltre che si è provveduto alla: formazione per tutti i gli staff sui nuovi protocolli; formazione specifica sul trattamento in caso di contagio; applicazione delle norme di distanziamento sociale; valorizzazione dei supporti tecnologici per gestire i flussi ed evitare gli assembramenti; Le stesse troveranno applicazione nelle seguenti regole generali: Guest Relation e/o Quality Controller  saranno a controllo della corretta applicazione delle procedure e monitoraggio delle criticità; rilevazione quotidiana della temperatura corporea di tutto lo staff all’inizio di ogni turno di lavoro; implementazione di norme specifiche di comportamento che attenuino il rischio di contaminazione dall’esterno; utilizzo di biancheria sigillata da lavanderie certificate e messe in protezione al cambio. igienizzanti mani all’ingresso e all’interno di tutti gli ambiti di aggregazione; manuale di procedure di pulizia e sanificazione con prodotti specifici per la disinfezione contro virus e batteri secondo le indicazioni del ministero della sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità; utilizzo di DPI specifici per il rischio Coronavirus per tutti i reparti secondo le necessità e il profilo di rischio personale e per gli ospiti; gestione dei flussi all’interno delle strutture ricettive in modo da evitare assembramenti prediligendo la turnazione per la fruizione dei servizi principali; sistema di controllo e monitoraggio della corretta applicazione delle procedure con registrazione quotidiana delle attività eseguite; verifica periodica con analisi di laboratorio della corretta applicazione delle procedure di Sanificazione; In particolare evidenziamo alcune novità introdotte con i nuovi protocolli: Ricevimento Possibilità di web check in tramite apposito collegamento web e predisposizione per il pagamento della Tessera Club dove previsto. Ristorante Servizio al ristorante ripensato con: tavoli distanziati; servizio al tavolo con ampia scelta; menù consultabile su piattaforma web ad un link dedicato opzione pranzo da asporto con menù dedicati dove previsto possibilità di prenotazione tavolo / turno su piattaforma web dedicata Bar e ambienti comuni sanificazione dei tavolini ad ogni cambio di ospite con cartellino di certificazione; programma specifico di sanificazione per tutte le superfici di maggior contatto da parte degli ospiti. Spiagge distribuzione lettini e ombrelloni adeguata al mantenimento del distanziamento sociale; sanificazione lettini ad ogni cambio ospite certificata con fascetta di garanzia. Possibilità di prenotazione ombrellone tramite piattaforma web Piscine controllo accessi all’area per evitare assembramenti; monitoraggio da parte degli assistenti bagnanti degli accessi in acqua per evitare assembramenti; sanificazione lettini ad ogni cambio ospite e comunque giornaliera certificata da fascetta di garanzia. Per le modalità delle singole strutture alberghiere è necessario verificare puntualmente la tipologia del servizio fornito offerto. Queste indicate sono le linee generali. Per ogni tipo di informazione siamo a vostra completa disposizione

  • Signori e signore buongiorno, è il comandante Marco Rossi che vi parla e vi dà il benvenuto a bordo del volo Alitalia 601 in partenza da Milano Malpensa e diretto a New York JFK. La temperatura è di 20 gradi e la durata stimata di volo è di 8h e 25m. Vi ricordo di tenere allacciate le cinture di sicurezza e di spegnere i vostri dispositivi elettronici. Vi ringrazio per averci scelto e vi auguro un piacevole e sereno viaggio. Quanto mi mancano queste parole! Anche a voi vero? Stavo pensando, oggi, che i prossimi annunci saranno diversi e conterranno sicuramente parole che ci tranquillizzeranno e ci infonderanno sicurezza. Le informazioni che abbiamo oggi sulla sicurezza a bordo sono già fonte di ottimismo. Voglio condividere con voi parte dell’articolo scritto dal comandante Alitalia Marco Terranova, responsabile Technical Safety Board Uiltrasporti (AVIONEWS – World Aeronautical Press Agency Srl 20/3/20) Le domande che ci poniamo oggi in relazione ad un volo aereo sono: L’aria a bordo può trasportare il virus? C’è possibilità di contagio a bordo? Non solo del coronavirus ma di qualsiasi altra malattia trasmissibile per via aerea? Ora sembra che esista solo questo virus ma non dimentichiamoci che tornando da un qualunque luogo del mondo potremmo essere in compagnia di virus che trasmettono moltissime malattie. Eppure non ci abbiamo mai fatto troppo caso. Non dimentichiamoci poi che se noi come passeggeri possiamo avere un certo timore, chi lavora a bordo è sicuramente più esposto  e infatti se i passeggeri trascorrono in media qualche centinaio di ore in una cabina-passeggeri di un aereo di linea nell’arco della loro vita, gli equipaggi possono arrivare e superare la soglia delle 20 mila ore in volo. Appare logico quindi che siano i primi a trattare questo argomento utilizzando dati certi che derivino da misurazioni precise e mirate. Sono molte le commissioni sia europee che americane che si occupano da anni di tutelare la salute di passeggeri e del personale navigante: in Usa esiste per Faa l’Excellence for Airliner Cabin Environment Research (Acer), in Europa esiste il Project Committee-Agenti chimici della Commissione aerospaziale e difesa UNI/CT041. qui cito in toto l’articolo: “L’utilizzo dei filtri Hepa (High Efficiency Particulate Air filters) (Filtri anti-particolato ad alta efficienza) è il sistema che, per contenere i consumi, prevede il riutilizzo del 50% dell’aria presente in cabina dopo filtraggio; non assicurano una qualità di “aria di montagna”, ma la diluizione con aria fresca esterna garantisce l’abbattimento di tutti i contaminanti virali e batterici e degli altri contaminanti chimici sotto la soglia di pericolosità finora misurata. In generale, il rischio complessivo di contrarre una malattia da una persona malata in aree confinate con alta densità di occupanti, come un autobus od un cinema, indubbiamente esiste, ma il rischio sugli aeroplani è nettamente inferiore rispetto alla maggior parte degli spazi ristretti, proprio perché i moderni aeroplani sono equipaggiati con sistemi di filtraggio dell’aria in cabina dotati di filtri Hepa. I filtri dell’aria in particelle Hepa o ad alta efficienza, hanno prestazioni simili a quelle utilizzate per mantenere l’aria pulita nelle sale operatorie ospedaliere e nelle camere bianche industriali. Sono efficaci nel catturare più del 99 percento dei microbi (virus e batteri) presenti nell’aria. L’aria filtrata e di ricircolo fornisce livelli di umidità della cabina più elevati e livelli di particolato inferiori rispetto al 100% dei sistemi di aria esterna. Il sistema dell’aria della cabina è progettato per funzionare nel modo più efficiente fornendo circa il 50% di aria esterna e il 50% di aria filtrata e di ricircolo. Questo normalmente fornisce tra i 15 ei 20 piedi cubi di aria totale al minuto per persona in classe economica. La fornitura totale di aria è quindi essenzialmente sterile e priva di particelle. La circolazione dell’aria nella cabina è continua. L’aria fluisce sempre dall’interno verso l’esterno della cabina. Il flusso d’aria totale verso la cabina viene erogato con una portata in serie equivalente a 20-30 cambi d’aria all’ora. Ciò fornisce il controllo della temperatura e riduce al minimo i gradienti di temperatura all’interno. Più precisamente, i filtri sono in grado di rimuovere dall’aria circolante, con un’efficenza del 99,995%, le particelle nell’arco da 0,1 a 0,3 micron di batteri e virus. In sostanza, dalle cosiddette “bocchette” (i diffusori individuali posti sopra ad ogni posto a bordo) oltre che da quelli non visibili posti dietro le cappelliere ed ai lati della cabina in prossimità del pavimento, esce aria sanificata e costantemente rinnovata. Ma con quale frequenza questi filtri vengono sostituiti? L’intervallo di sostituzione dipende dal modello di aeromobile, anzi più precisamente dalle indicazioni estremamente dettagliate ed approvate dalle Autorità aeronautiche (in Europa Easa) e le singole compagnie aeree possono solo essere più restrittive e cautelanti nei riguardi di tali rigide scadenze. Ma supponiamo, trattandosi di materiale ad alto costo e con le sempre maggiori difficoltà di bilancio, che un vettore violi intenzionalmente tali restrizioni di sostituzione, che rischio esiste per i passeggeri e gli equipaggi? Si verificherebbe una diminuzione del flusso d’aria, ma l’efficienza dei filtri Hepa nella cattura di batteri e virus sarebbe inalterata.” Benvenuti a Bordo! Si riparte sempre più informati e attenti alla nostra salute.

  • E’ stato pubblicato il protocollo per la Sicurezza Sanitaria Aerea emesso da The European Union Aviation Safety Agency (EASA) and European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). L’intera traduzione è consultabile nel pdf allegato mentre qui trovate le principali misure che dovremo adottare prima,durante e dopo un volo aereo. Ecco cosa ci aspetta Messaggi generali: – Indossare la mascherina chirurgica, assicurarne il corretto utilizzo e smaltimento e sostituirle ogni 4 ore (salvo diversa indicazione delle istruzioni) . La mascherina va indossata SEMPRE, nell’aeroporto di partenza, durante il volo e fino all’uscita dell’aeroporto di arrivo – Rispettare le distanze fisiche (1,5 metri) – Lavarsi le mani regolarmente per almeno 20 secondi con acqua e sapone o, ove non disponibile, utilizzare soluzioni igienizzanti per le mani a base alcolica – Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o un gomito flesso quando si starnutisce o si tossisce – Limitare il contatto diretto con superfici e persone – Essere gentili gli uni con gli altri – È l’unico modo per uscire da questa situazione prima di partire per l’aeroporto: – Completa il questionario di monitoraggio sanitario dalla tua compagnia aerea – Non recarti all’aeroporto se hai risposto sì a una qualsiasi delle domande nel questionario – Tieni presente che solo i viaggiatori devono entrare nel terminal dell’aeroporto all’arrivo e alla partenza. (Le uniche altre persone che dovrebbero entrare nel terminal sono le persone che accompagnano o prendono un passeggero che richiede assistenza – Persone con mobilità ridotta o minori non accompagnati) – Leggi il materiale di promozione della sicurezza sanitaria dalla tua compagnia aerea – Verifica di disporre di mascherine e gel igienizzanti sufficienti per il tuo viaggio – Assicurati di lasciare abbastanza tempo per il tuo viaggio, compresi i controlli in aeroporto All’aeroporto: – Chiedi a un membro del personale in caso di domande / dubbi o di disagio (sono lì per aiutarti in questa nuova situazione) – Preparati allo screening termico in aeroporto – Tieni pronto il tuo questionario di monitoraggio sanitario (se non elettronico) – Usa le barriere fisiche se presenti p.e. plexiglass, nastri posti sul pavimento per il distanziamento etc – Fai il check-in al tuo bagaglio (spediscilo in stiva – bagaglio a mano ridotto al minimo) – Riduci al minimo l’uso delle strutture aeroportuali, incluse le toilettes – Se non indossi la mascherina ti verrà negato l’imbarco Aereo: – Chiedi all’equipaggio di cabina se hai domande / dubbi o ti senti a disagio (sono lì per aiutarti in questa nuova situazione) e sii gentile con loro – Guarda la dimostrazione di sicurezza in cabina per sapere cosa sta succedendo sul tuo volo. – Ridurre al massimo l’uso dei singoli ugelli di alimentazione dell’aria. SCARICA IL PDF  

  • Sono state stabilite dal Governo le linee guida per i comportamenti da adottare in spiaggia. In attesa di ulteriori limiti e regole, che anche le Regioni potrebbero richiedere, queste di seguito sono i principali intendimenti: – Cartelli informativi L’informazione dovrà essere scritta e resa comprensibile anche ai clienti di altre nazionalità. Si verrà accompagnati all’ombrellone da parte del personale, il quale dovrà spiegare le norme da seguire. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto. Accesso con prenotazione e elenco delle presenze per almeno 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura  > 37,5°C. – Casse e pagamenti La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione. – Distanza di sicurezza L’accesso allo stabilimento deve essere garantito riorganizzando lo spazio in modo che l’utente possa entrare ed uscire in maniera ordinata mantenendo il distanziamento di almeno 1 metro tra gli individui. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. – Distanziamento tra gli ombrelloni Gli ombrelloni devono avere almeno 10mq di spazio a disposizione Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. – Spogliatoi e docce Garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurarla dopo la chiusura dell’impianto. Le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. – Spiagge libere Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate. – Vietate le attività ludico-sportive Vietata la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beachsoccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

  • Dal 3 giugno gli spostamenti sul territorio nazionale, tra le regioni, torneranno a essere consentiti, con la possibilità da parte degli organi stabiliti di provvedimenti restrittivi riguardanti specifiche aree, a seconda della situazione epidemiologica. Rimane il divieto assoluto di spostamenti per le persone poste in quarantena perché positive o entrate in contatto con altri contagiati. Inoltre, il sindaco di ogni città può disporre la chiusura temporanea di alcune aree pubbliche nel caso in cui non si possa garantire il rispetto delle misure di distanziamento. Ai fini del contenimento del contagio, viene avviata una procedura che prevede l’invio giornaliero di dati sanitari dalle Regioni al ministero della Salute e all’Istituto superiore di Sanità. I gestori di alberghi,stabilimenti balneari e ristoranti avranno l’obbligo di tenere un registro nominativo delle presenze per almeno 14 giorni. Allo stesso modo nel decreto si anticipa la possibilità di riaprire le frontiere. Gli stessi principi per la ripresa degli spostamenti tra regioni italiane saranno applicati anche alle decisioni sugli spostamenti da e per l’estero a partire dal 3 giugno 2020. Al momento si parla soprattutto di Unione europea e Area Schengen, di cui fanno parte 22 dei 27 paesi Ue (tranne Irlanda, Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria) più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.  Non sarà più prevista la quarantena obbligatoria con isolamento di 14 giorni per entrare nel nostro Paese. In particolare, dal 3 giugno gli spostamenti da e per l’estero “potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali”. Tutto sarà monitorato e supervisionato in modo da garantire e prevenire ulteriori focolai di contagio. Le linee guida per la balneazione Anche negli stabilimenti balneari potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi. Mantenere un metro di separazione tra gli utenti. Garantire una superficie di 10 metri quadri per ombrellone. Lettini e sdraio vanno disinfettati ad ogni cambio di persona e deve esserci tra loro la distanza di almeno 1,5 metri. Le linee guida per hotel e b&b Potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra 37,5 gradi. Distanziamento interpersonale di almeno un metro. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina. Aumentare la sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria per la ventilazione. Linee guida per le piscine Potrà essere rilevata la temperatura. In vasca massimo una persona ogni 7 metri quadri. I propri abiti vanno riposti nella borsa. Fissati i limiti minimi del cloro in acqua. Prima dell’ingresso in piscina, obbligo di doccia saponata. Le linee guida per ristoranti Nei ristoranti potrà essere rilevata la temperatura, impedendo l’accesso sopra i 37,5 gradi di febbre. Vanno resi disponibili i prodotti igienizzanti per i clienti. Privilegiare l’accesso tramite prenotazione. Distanza di almeno un metro di separazione tra clienti. Privilegiare l’utilizzo di spazi esterni. Vietata la consumazione a buffet. Il personale di servizio deve usare la mascherina. I clienti dovranno usare la mascherina quando non seduti al tavolo. Evitare l’uso di saliere, oliere e menu non disinfettabili dopo l’uso. La ripartenza dipende da tutti  noi, dai nostri comportamenti e dalle scelte responsabili che faremo. Non siamo obbligati ad entrare in un ristorante che non rispetta le regole e potremo invece premiare chi tutela la nostra salute con comportamenti virtuosi. I professionisti del turismo, le agenzie viaggi e tutti coloro che hanno a cuore la salute e la serenità dei propri clienti hanno già iniziato a verificare chi e come si sta adeguando alle regole stabilite. Noi abbiamo già individuato strutture, hotel e residence che stanno facendo non solo quanto richiesto ma anche di più. Vogliamo dare ai nostri clienti la certezza di poter trascorrere una vacanza e non un esilio balneare. Stiamo lavorando per voi, continuate a darci fiducia come avete già fatto perchè mai come ora il vostro benessere è il nostro principale obiettivo. Tutti questi mesi ci hanno insegnato a conoscere il nostro nemico ma solo con il nostro comportamento e le nostre scelte potremo dimostrare che lo possiamo vincere. Noi siamo al vostro fianco per aiutarvi a farlo mantenendo sempre il sorriso

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